Cominciamo da dove ho cominciato io. Era il 24 o 25 aprile 2013… Un viaggio in Terrasanta, un’esperienza densa di senso e significato per me. Mi trovavo esattamente sul Monte Carmelo, presso la città di Haifa, in alta Galilea.
Israele – Haifa, il Carmelo
SANTUARIO STELLA MARIS E LA GROTTA DEL PROFETA ELIA
Per i Cristiani il Santuario STELLA MARIS è una tappa obbligata.
All’interno della chiesa c’è la grotta nella quale, secondo la Bibbia, visse il profeta Elia nel IX sec. A.C.: qui sfidò e sconfisse un gruppo di profeti di Baal (cfr. Re 18, 17-40).
Montagna, grotta, vicinanza dell’acqua… segni ricorrenti che troveremo in molti luoghi dedicati all’Arcangelo Michele.
Per la cronaca sempre sul monte Carmelo, se si sale da Haifa, si incontra il tempio della religione Baha’i, che ha qui una delle sue sedi principali.
Qualcuno del mio gruppo accennò al Cammino di San Michele e alla famosa linea che avrebbe proprio sul Carmelo l’ultima tappa.
La cosa mi lasciò vagamente perplessa, visto che non c’era il benché minimo accenno a San Michele in quel luogo!
Così è cominciata la mia curiosità riguardo all’Arcangelo Michele, un poco alla volta. Devo ammettere che ignoravo quasi tutto al riguardo … certo, sapevo come tutti dei tre Arcangeli: Michele, Gabriele, Raffaele. Gabriele legato all’Annunciazione, ma poco altro.
Ad ogni buon conto, ho cominciato ad approfondire ed a visitare gli altri punti lungo la famosa linea micheliana, con l’intendimento di visitarli tutti. Me ne mancano ancora due: Skellig Michael e Simy.
Percorriamo insieme la linea.
La suggestiva Linea di San Michele Arcangelo taglia l’Europa e collega tra loro, dall’Irlanda fino ad Israele, 7 luoghi dedicati all’Arcangelo. Sarebbe il colpo di spada con cui l’Arcangelo cacciò Lucifero all’inferno. Indica ai pellegrini il percorso verso la Terra Santa.
Sono luoghi cui anche in passato è sempre stata riconosciuta una elevata spiritualità, con un simbolismo significativo: le grotte, la posizione elevata ed inaccessibile, la presenza dell’acqua.
La Linea è anche in perfetto allineamento con il tramonto del sole nel giorno del solstizio d’estate.
I tre siti più noti sono equidistanti tra loro: Mont Saint Michel, la Sacra in Val Susa, Monte Sant’Angelo.
IRLANDA
SKELLIG MICHAEL
La linea parte da SKELLIG MICHAEL, in Irlanda, un isolotto a 17 km dalla costa del Kerry. Un luogo ascetico, fra i primi della cristianità. Il monastero fu costruito intorno al 588 e si narra che l’Arcangelo apparve a San Patrizio per aiutarlo a sconfiggere le forze del male. Oggi è patrimonio dell’Unesco e, per poterlo visitare, occorre prenotarsi con largo anticipo, mesi prima!
CORNOVAGLIA (UK)
SAINT MICHAEL MOUNT
Si scende poi in Cornovaglia, dove, di fronte alla cittadina di Marazion si trova l’isoletta di SAINT MICHAEL MOUNT. In questo isolotto l’Arcangelo sarebbe apparso nel 495 ma fu solo molto dopo che monaci benedettini provenienti da Mont Saint Michel vollero erigere una abbazia sul modello della più famosa abbazia francese. Potrebbe essere stato Guglielmo il Conquistatore a voler dedicare il luogo a San Michele (duca di Normandia dal 1035 e dal 1066 re d’Inghilterra). Nel XVI sec. fu trasformata in una fortezza e oggi appartiene ad una famiglia che vive lì. L’isola e parte delle costruzioni sono aperte al pubblico.
È poco distante dalla costa: con la bassa marea la si raggiunge a piedi. Ho ben impresse nella memoria le immagini di quel breve percorso: un sentiero di ciottoli che si apriva davanti a me, man mano che l’acqua del mare si ritirava. La somiglianza con Mont Saint Michel è davvero impressionante!
NORMANDIA (FR)
LE MONT SAINT MICHEL
Dalla Cornovaglia alla Francia, là dove la Normandia confina con la Bretagna.
Mont Saint Michel è assai rinomato e non ha bisogno di presentazioni.
Si narra che nel 708 San Michele apparve per tre volte al vescovo di Avranches, Aubert, chiedendogli di edificare una chiesa sull’isoletta. Il vescovo “trascurò” per due volte la richiesta dell’Arcangelo che, alla terza, toccò la testa del vescovo con un dito lasciandogli un buco sulla fronte senza tuttavia ucciderlo. Poco dopo l’episodio fu costruita la prima cappella sull’isola e il nome Mont-Tombe fu sostituito da Mont-Saint-Michel. Il luogo su cui edificare il santuario sarebbe stato indicato da un toro, che qualcuno aveva rubato e nascosto proprio sulla cima del monte (Apparitio Sancti Michaelis arcangeli in monte Tumba).
Anche nella prima apparizione a Monte Sant’Angelo, come vedremo, è presente un toro.
L’abbazia fu poi completata nel 900 dai monaci benedettini. Nel corso dei secoli varie costruzioni si sono sovrapposte al nucleo originario.
VAL SUSA (TORINO)
SAN MICHELE DELLA CHIUSA (SACRA)
Da Mont Saint Michel a San Michele della Chiusa intercorrono esattamente 1000 km. Arroccata a 962 mt sul monte Pirchiriano, domina la Val Susa con la sua imponenza.
La costruzione, datata intorno all’anno 1000, non è legata ad alcuna apparizione, ma è sorta proprio in funzione del pellegrinaggio fra Monte Sant’Angelo e Mont Saint Michel. Da qui, infatti, passa la via Francigena.
Solo a posteriori fu coniato un racconto, allo scopo di farne meta di pellegrinaggi (Chronica monasterii Sancti Michaelis Clusini 1050/60). Racconto secondo il quale l’Arcangelo sarebbe apparso all’eremita Giovanni chiedendogli di non dedicarsi alla sola vita contemplativa e gli indicò il vicino monte Pirchiriano .
Dai monaci benedettini passò agli agostiniani, per poi divenire una fortezza.
PUGLIA
MONTE SANT’ANGELO
Arriviamo a Monte Sant’Angelo. Ancora una volta ci troviamo in cima ad un monte, il promontorio del Gargano, e il paese si trova a circa 900 metri di altitudine.
Il complesso della basilica è costituito da una parte superiore con la facciata ed il campanile ed una inferiore con la grotta e le cripte, collegate al livello superiore da una lunga scalinata. Qui la prima apparizione dell’Arcangelo è collocata intorno al 490: uno dei primi luoghi in cui il culto micaelico giunse in Europa dall’area bizantina.
La regione era stata cristianizzata tra il III e il IV sec., mantenendo un importante ruolo di cerniera con l’oriente.
All’epoca della prima apparizione, i culti pagani erano ancora presenti: si hanno, infatti, notizie del Gargano come montagna sacra caratterizzata dal culto dedicato a Calcante e a Podalirio (figlio di Asclepio/Esculapio) e quindi ancora fortemente ellenizzato. Alcune iscrizioni attestano pellegrinaggi micaelici alla grotta del Gargano alla fine del IV/ inizio V secolo.
L’antica tradizione scandisce il diffondersi della devozione a Michele facendo riferimento alle sue apparizioni in loco, che ci sono tramandate grazie al testo noto come APPARITIO SANCTI MICHAELIS, redatto forse intorno al IX sec. e pervenuto di in diverse redazioni greche e latine. Consta di tre episodi:
- ritrovamento del toro da parte del ricco possidente Gargano
- la battaglia tra Sipontini e Beneventani cristiani alleati contro i napoletani pagani e la vittoria dei primi
- l’edificazione del santuario in seguito a ripetute apparizioni (il Santuario non è consacrato da uomini).
L’interlocutore terreno dell’arcangelo fu Lorenzo di Maiorano, vescovo di Siponto successivamente proclamato santo.
SIMY (GR)
MONASTERO DI SAN MICHELE
Concludiamo il nostro itinerario con la tappa all’isola di Simy, in Grecia, abbastanza vicina a Rodi.
Qui si trova il monastero ortodosso con annessa la chiesa, dedicati a San Michele. Dovrebbe risalire al XII sec., e conserva una delle più imponenti effigi dell’arcangelo, alta 3 metri.
Insieme a Skellig Island, rappresenta le due tappe che ancora mi mancano e che spero di poter compiere al più presto!